Vorremmo ringraziare la dott.ssa Kira Smith per il suo gentile permesso di pubblicare il suo articolo sul nostro blog.
Dr. Kira Smith, Clinical and Experimental Medicine Novara (NO) – Italy
kira-smith@cyber-zone.it
Astratto
Il vaccino BioNTech/Pfizer BNT162b2 è composto da un RNA avente 4284 nucleotidi, suddivisi in 6 sezioni, che portano le informazioni per creare una fabbrica di proteine S Spike, quelle usate dal Sars-CoV-2 (Covid-19) per infettare il soggetto. Dopodiché, queste proteine vengono dirette al di fuori della cellula, facendo scattare la reazione immunitaria e la produzione di anticorpi.
Il problema è la pesante alterazione dell’mRNA
Il problema è la pesante alterazione dell’mRNA: l’Uracile viene sostituito per ingannare il sistema immunitario, le lettere di tutte le triplette di codoni vengono sostituite da una C o una G, per aumentare la velocità di produzione delle proteine all’estremo, sostituzione di alcuni aminoacidi con la Prolina, l’aggiunta di una sequenza misteriosa (3′-UTR), unito allo splicing alternativo, ovvero possibilità di errori di traduzione della sequenza e sintesi delle proteine; esse non vengono prodotte uguali, ma leggermente diverse. Tutto ciò può essere causa di molte malattie ereditarie e vari tipi di tumore, dalla nascita alla loro crescita, fino alla responsabilità delle metastasi. In sostanza, ciò che verrà creato è tutt’altro che ben definito come proteina S Spike: basta un errore di trascrizione, produzione errata di aminoacidi, quindi di proteine, per provocare gravi danni a lungo termine alla salute umana, nonostante il DNA non venga modificato, essendo invece nel nucleo cellulare e non nel citoplasma, ove arriva l’mRNA modificato. Tuttavia, in questo caso, la correlazione tra velocità di sintesi ed espressione proteica, oltre al meccanismo che potrebbe inficiare la traduzione della sequenza restano oscuri, in quanto molti trials sono proprietari di BioNTech/Pfizer.
1. Introduzione
Cenni sul funzionamento
Il vaccino contro il Sars-CoV-2 (Covid-19) di BioNTec/Pfizer denominato BNT162b2, ma denominato anche Tozinameran, o Comirnaty, contiene circa 30 mcg di RNA1, che viene iniettato in una sfera di lipidi dentro il corpo umano, in particolare dentro al citoplasma delle cellule, ma al di fuori del nucleo (dove vi è il DNA); tale RNA possiede informazione genetica modificata (da qua modRNA), ovvero un mRNA (RNA messaggero) contenente le istruzioni per mettere in moto una fabbrica di proteine, cloni della proteina S Spike, ovvero la proteina (e solo la proteina, non tutto il virus) utilizzata dal Covid-19 per entrare nell’ospite e infettarlo. Una volta che esse vengono prodotte in serie ad opera dei ribosomi, vengono trasportate all’esterno della cellula, oltre il rivestimento lipidico; in questo modo il sistema immunitario individua queste proteine come invasori delle cellule e le attacca, tramite la produzione di anticorpi. Ecco perché non è ipotizzabile che il vaccino induca la malattia, oppure che modifichi il DNA umano.
Analisi della sequenza genetica
Il vaccino è composto da 4284 nucleotidi, suddivisi in 6 sezioni:
- cap è l’inizio della sequenza, che si apre con i due nucleotidi GA, indicanti falsamente che l’mRNA proviene dalla cellula umana ed essere quindi accettato (1);
- 5’ indica la direzione da seguire per la traduzione, mentre UTR indica la zona dove il ribosoma deve posarsi1 per poter fabbricare le proteine e in questa sezione è stata sostituita la U di Uracile con una molecola di 1-metil-3′-pseudouridina, indicata con il carattere Ψ, per bypassare il sistema immunitario e impedire che venga così degradato l’RNA appena entrato; questo è però un fattore che può portare ad errori nella produzione di proteine.
- Vi è poi la sezione sig, denominata sequenza di avvio estesa del peptide di segnalazione della glicoproteina S, la cui informazione è necessaria per guidare la proteina appena formata, tramite il reticolo endoplasmatico, fuori dalla cellula; anche qua vengono messe in atto delle modifiche alle triplette di nucleotidi per far accettare l’RNA dal sistema immunitario, cambiando la posizione di alcune lettere componenti l’informazione con altre (in genere in 3° posizione), apparentemente “sinonimi innocui” (prevalentemente aumentando il numero di lettere C e G, che codificano la velocità di produzione delle proteine). Se è vero che 3 lettere formano un codone e più di un codone codifica per lo stesso aminoacido, è anche vero che aumentando così sproporzionatamente la velocità di produzione delle proteine e apportando almeno una modifica a tutte le triplette, si rischia di incorrere in gravi errori di traduzione.
- Anche i caratteri che compongono la sequenza relativa alla costruzione della proteina Spike vera e propria S protein_mut sono stati alterati con più C e G che era possibile aggiungere, rispettando i sinonimi in tabella di codice genetico standard, con sostituzione degli aminoacidi Lisina (AAA) e Valina (GUU) con la Prolina (CUU), per impedire che la proteina costruita collassi su se stessa. Alla fine di questa sequenza vi sono 2 codoni di Stop. Non è del tutto comprovato che con tale sostituzione si andranno a formare gli stessi elementi.
- 3’-UTR (Regione Non Tradotta 3 Primo): dovrebbe indicare la direzione di traduzione della sequenza e migliorare la sintesi proteica, tuttavia rimangono misteriose molte delle sue funzioni; pertanto è impossibile accertarne la sicurezza. Ciò che si sa è affermato dal WHO ed è la frase seguente: “la 3′ UTR per il vaccino BioNTech/Pfizer è stata prelevata da “the amino-terminal enhancer of split (AES) mRNA and the mitochondrial encoded 12S ribosomal RNA”.
- poly(A): arriviamo dunque alla fine della sequenza e incontriamo 30 A, poi un collegamento a 10 nucleotidi GCAUAUGACU, seguito da altre 70 A, poiché ogni mRNA può essere riutilizzato dall’organismo più volte. Quando terminano le A, l’mRNA viene degradato.
Tutte queste sono modifiche proprietarie per aumentare l’espressione proteica, delle quali non si sa nulla circa la traduzione effettiva messa in atto dall’organismo.
2. Metodo di investigazione
Cenni sulla traduzione nella sintesi proteica
La traduzione viene divisa in genere in tre fasi: inizio, allungamento e termine. (2)
- Il ribosoma si lega all’mRNA nel codone di inizio;
- La catena polipeptidica si allunga in una direzione del movimento del ribosoma, per aggiunta successiva di aminoacidi;
- Quando si trova un codone di Stop, il polipeptide viene rilasciato e il ribosoma si dissocia.
Un’alterazione nel processo di sintesi delle proteine si è scoperta essere proprio la causa dello sviluppo e della crescita di alcuni tumori, ed altre patologie, senza che venga in qualche modo alterato il DNA.
Splicing alternativo ed altri errori di traduzione
Un altro problema correlato consiste nel fatto che uno stesso pre-mRNA può dare origine a mRNA maturi differenti, quindi a proteine leggermente diverse tra loro (splicing alternativo).
Un’alterazione nel processo di sintesi delle proteine si è scoperta essere proprio la causa dello sviluppo e della crescita di alcuni tumori, ed altre patologie, senza che venga in qualche modo alterato il DNA. In particolare, si implica la genesi di 200 malattie ereditarie e 33 tipi di cancro.
Tutti gli eventi di splicing individuati nei tre i geni della serie PHT comportano la perdita della frame di lettura della sequenza dei messaggeri, e l‘introduzione di un codone di stop prematuro (PTC, Premature Termination Codon) sempre situato più di 50-55 nucleotidi a monte dell’ultima giunzione esone-esone, il che rende i trascritti alternativi bersagli del sistema di sorveglianza NMD (Nonsense-mediated mRNA Decay). Per slc15a4/PHT1 di uomo e ratto, ciò è stato dimostrato mediante esperimenti di inibizione del sistema NMD in diverse linee cellulari, in cui l’espressione delle varianti alternative rispetto ai trascritti canonici è risultata sempre stabilizzata in seguito all’inibizione. (3)
3. Conclusioni
Evidenziazione dei possibili problemi a lungo termine sulla salute umana e riscontro finale
La correlazione tra velocità di sintesi delle proteine, aumentata del 100%, con gli errori di traduzione della sequenza, così come il meccanismo che inficia la produzione di aminoacidi restano in questo caso per ora oscuri, essendo molti trials proprietari di BioNTech/Pfizer.
In sostanza si può dire che il codice della sequenza totale sia intrinsecamente alterato in modo sbilanciato, troppo rispetto al corrispettivo naturale, e troppo per poter affermare che l’organismo umano riproduca esattamente le proteine S Spike, uguali una con l’altra, rischiando così apportare gravi danni alla salute umana a lungo termine.
Ciò che verrà prodotto da quella sequenza è tutt’altro che ben definito, ma è scritto nei geni di ogni individuo come verrà tradotto e cosa verrà prodotto, quindi i benefici o danni che si andranno a causare.
Referenze
1 https://berthub.eu/articles/posts/italian-reverse-engineering-source-code-of-the-biontech-pfizer-vaccine/
2 http://dstunisannio.it/sites/default/files/2020-11/i%20ribosomi%20e%20la%20sintesi%20proteica.pdf
3 Ghent University Faculty of Veterinary Medicine, “mRNA modification and delivery strategies towards the establishment of a platform for safe and effective gene therapy”